La Bolognina è una delle aree di Bologna in maggiore trasformazione sia per gli interventi infrastrutturali e di riqualificazione, sia dal punto di vista demografico. Dopo la conclusione del cantiere dell’Alta Velocità che ha permesso la riapertura del fronte della stazione su via Carracci, la risistemazione della strada, i lavori di adeguamento della stazione storica, attualmente proseguono i cantieri sia per l’apertura del nuovo sottopassaggio carrabile Bovi Campeggi – Carracci (cosiddetto Asse Nord-Sud) sia sull’area Mercato Navile dove, in una fase di forte difficoltà dei privati, è ingente l’investimento pubblico.
Nell’area orientale si è conclusa la realizzazione del Parco Lineare, da via Algardi alla Dozza, ed è stata avviato, seppur con esiti e velocità diversi, il processo di trasformazione delle aree di Via Mascherino e di via della Liberazione, della ex-Cevolani, della ex-Casaralta e della ex-Sasib.
Dal punto di vista della popolazione, il quartiere si presenta come quello con un maggiore numero di abitanti stranieri, ma anche dove la percentuale di giovani è maggiore e in continuo aumento. La Bolognina negli ultimi anni ha affrontato questo cambiamento tramite una serie di interventi diffusi (illuminazione e pulizia dei muri in primis), lo sviluppo di luoghi di aggregazione e attività di comunità (Corte Tre, Happy Center, etc.) e il patto di convivenza frutto del percorso Convivere Bolognina. In questa area si sta assistendo alla nascita di nuove centralità grazie alle iniziative di esercenti, associazioni e cittadini, come ad esempio nelle vie Albani e Serra e nell’area del Parco della Zucca.
L’area è dunque caratterizzata come crocevia di flussi ma anche come luogo dove è molto sentita l’esigenza di costruire relazioni di comunità coinvolgendo vecchi e nuovi abitanti.
Opportunità
Dopo lunga attesa la proprietà del complesso DLF – Dopo Lavoro Ferroviario sta per passare in comodato al Comune, che ha intenzione di coinvolgere i soggetti già presenti in un percorso cui partecipino anche altri soggetti dell’area, in molte parti da rigenerare, tramite un percorso di co-progettazione comune: si immagina dunque di sviluppare un laboratorio per definire dotazioni e iniziative per giovani, sport, cultura e inclusione e per fare del parco un polo per tutta l’area nord della città.
Piazza dell’Unità sta beneficiando di interventi di messa in sicurezza (illuminazione, telecamere, bagno pubblico e wi-fi) e attività di animazione, che sono le due dimensioni su cui può essere continuato l’intervento di amministrazione e cittadini nel presidio dell’area, che per anni ha rappresentato un luogo in difficoltà. Nei prossimi anni saranno realizzati i lavori di filoviarizzazione finanziati con fondi nazionali: grazie ai questo intervento la piazza cambierà il proprio assetto funzionale e si libereranno spazi pedonali che saranno progettati con il coinvolgimento di residenti e commercianti. L’intervento sullo spazio fisico può essere accompagnato da un laboratorio che promuova iniziative condivise con le associazioni e i gruppi dell’area per l’inclusione sociale e le politiche giovanili. L’edificio di via Corticella 56 sede in passato degli spazi Pino Pinocchio e Biblioteca Pelagalli non è invece nelle disponibilità dell’Amministrazione e non può essere impiegato per usi pubblici.
L’area ovest della Bolognina, tra Via Matteotti e Via Fioravanti, è caratterizzata da molti edifici riservati alla residenza pubblica e diverse micro-centralità; qui è stato avviato il percorso di recupero e valorizzazione del Mercato Albani, che potrà ospitare anche nuove tipologie di attività, grazie all’azione di esercenti, quartiere e associazioni. Questi soggetti hanno di recente confermato l’interesse a lavorare per la promozione del mercato, dei suoi spazi e delle attività. Si tratta di di un’area che per diverse ragioni potrebbe essere posta in connessione con l’area della Tettoia Nervi. Il comparto Mercato Navile è al centro di un progetto di riqualificazione che prevede interventi pubblici già in corso (illuminazione, strade marciapiedi e piste ciclabili, spazi verdi, nuovo poliambulatorio, etc.). Grazie al Piano nazionale “Città” sorgerà accanto alla tettoia un nuovo centro culturale, con palestra e spazio per incontri. La recuperata Tettoia Nervi e il nuovo centro culturale, nel giro di circa due anni, saranno a disposizione per le molte proposte dei soggetti del territorio. Le associazioni dell’area e il quartiere condividono una visione dell’area come nuova piazza della Bolognina e della città, in connessione con le centralità circostanti, in particolare il “distretto del cibo” Serra-Albani.
Nell’ambito del progetto Co-Bologna, promosso da Fondazione del Monte e Labgov, i commercianti dell’area di via Serra si sono costituiti in Associazione di Comunità per condividere iniziative comuni di promozione dell’area e di cura della comunità. Questo soggetto sta dialogando con Acer per la valorizzazione dell’area e trovare strumenti di gestione seguendo l’esempio del processo di Pilastro 2016. Nell’ambito di Co-Bologna si avvierà un percorso di co-progettazione che coinvolga gli abitanti dell’area e il quartiere per individuare forme di gestione che aumentino la collaborazione nell’uso degli spazi (tra i quali anche nuove opportunità ai piani terra di edifici Acer) e nella cura delle relazioni.
Il Teatro Testoni, i soggetti economici e associativi, Acer sono una risorsa per la coprogettazione di iniziative comuni, anche ripartendo dalla valorizzazione degli spazi comuni degli edifici di edilizia popolare, secondo una modalità sperimentata in alcuni ambiti in questi anni.
Passando alla zona Est della Bolognina, qui sono state sviluppate diverse iniziative di cura delle aree verdi nei comparti Dossetti-Parri e Casaralta e di recente i soggetti attivi in questa area hanno proposto di organizzare questo impegno tramite patti di collaborazione e altri strumenti di collaborazione con l’amministrazione, anche alla luce delle attività di co-progettazione e analisi del territorio già svolte. L’ex-caserma Sani è oggetto del POC di rigenerazione urbana già approvato, il cui sviluppo sarà al centro di un concorso internazionale di progettazione.
Iniziative attivabili in breve tempo
Sull’area è possibile già oggi attivare un progetto di valorizzazione culturale e turistica tramite il “percorso della memoria” che partendo dal Monumento in ricordo della Shoah, potrà toccare piazza Gavinelli, piazza dell’Unità, Il museo per la Memoria di Ustica, fino alle Caserme Rosse.
Sull’area della ex-caserma Sani sono in fase di definizione accordi per l’uso temporaneo degli spazi verdi e la valorizzazione del patrimonio storico e ambientale. Il quartiere è impegnato nel supporto alla creazione di gruppi di lavoro e progettualità comuni tra soggetti del territorio e all’ attivazione di nuovi patti di collaborazione, in particolare sulle aree verdi.
Patti di collaborazione in corso e conclusi
- Contrasto vandalismo grafico (Acer e Confabitare)
- Fruizione degli spazi pubblici tra ex-caserma Sani, Officine Minganti e via Stalingrado (Sicuramente Bologna)
- Parco Lineare di via Ferrarese (Casaralta che si muove)
- Autogestione del giardino del nido Piccole invenzioni di via Saliceto (Centro Montanari)
- Paint your Zucca (Centro Montanari)
- Progetto Ping Pong (Centro Sociale Fondo Comini)
- Cura dei beni comuni e contrasto vandalismo grafico (Acer e BPER)
- Narrazione visiva sulle serrande del mercato di via Albani (MAP)
- Interventi NO TAG
- Scuola dell’infanzia Di Vincenzo e scuola media Testoni Fioravanti (Writers a scuola)
- Passeggiate antidegrado (Guardian Angels)
- smART presso scuola primaria Federzoni (Visuali)
Patti di collaborazione in fase di definizione
- per il comparto Dossetti-Parri è in fase di attivazione un patto di collaborazione con il comitato “Navile in sgambamento” per la realizzazione di un’area di sgambatura cani.