La zona del centro storico, ex zona Irnerio tra Strada Maggiore, via Indipendenza e viale Masini, che comprende la zona universitaria, può trovare nel proprio tessuto culturale, economico e sociale il traino per un complessivo intervento di riqualificazione.
È un’area della città caratterizzata da flussi importanti di persone, dalla presenza dell’Università e da un patrimonio storico architettonico consistente, che soffre della compresenza di usi (con particolari problemi di pulizia e rumore) e di una complicata convivenza fra stili di vita (in particolare per la movida notturna), e infine perché nel tempo si sono concentrati molti pubblici esercizi e negozi funzionali al consumo di alcool mentre nella zona si concentrano fenomeni di spaccio e consumo di sostanze stupefacenti.
Diversi sono gli interventi già realizzati da associazioni, imprese, cittadini, ateneo e amministrazione, ma le esigenze di residenti, studenti, turisti e utenti dell’area richiedono una gestione più organica basata su un mix di funzioni e dotazioni.
Le attività commerciali e d’impresa, le aree verdi, gli spazi associativi, le sedi dell’ateneo, i musei e gli spazi culturali dell’area sono le risorse su cui amministrazione e associazioni possono strutturare un intervento di lungo periodo che promuova usi più armonici e un maggiore presidio del territorio.
Una risposta all’esigenza di vivibilità e promozione delle attività economiche sta già venendo dagli interventi sull’asse di via Petroni e piazza Aldrovandi, che si sono avviati con il cantiere per via Petroni e dalle attività delle associazioni impegnate nella zona universitaria.
Opportunità
Una fondamentale opportunità è data dal potenziamento e dalla differenziazione dell’offerta culturale negli spazi dell’ateneo (biblioteche, musei e sedi didattiche) e nei musei, anche tramite il coinvolgimento di operatori culturali e commerciali e delle associazioni.
La valorizzazione in chiave culturale e turistica del patrimonio storico e delle attività artigianali dell’area può proseguire coerentemente con quanto fatto tramite progetti quali “Le acque a Bologna”, che segnala con cartigli i percorsi dei canali cittadini, ed Ex Ghetto, che promuove nel complesso le attività artigianali e commerciali dell’ex-ghetto ebraico, la presenza del mercato di produttori agricoli in piazza Scaravilli e le iniziative di istituzioni culturali quali i musei e i palazzi dell’ateneo, il Museo della Musica e il Museo Ebraico.
Alcune associazioni e comitati attivi nell’area hanno già sviluppato delle proposte che prevedono la promozione di attività economiche come strumento di valorizzazione e contrasto attivo al degrado (come nel caso del consorzio Enjoi).
Nella zona universitaria il contrasto al degrado e allo spaccio di stupefacenti sono al centro delle priorità dell’amministrazione e dei soggetti coinvolti sia con interventi diretti di prevenzione e contrasto, che con la promozione di nuove opportunità per la valorizzazione e l’uso dell’area.
Attualmente è in corso un tavolo di lavoro coordinato tra Comune di Bologna, Quartiere e Università per la valorizzazione di via Zamboni (il cosiddetto Patto per la Cultura) e uno dei focus del bando Bè BolognaEstate è proprio sulla zona universitaria, allo scopo di promuovere iniziative rivolte a tutta la cittadinanza.
Proseguono intanto i lavori di ripavimentazione di via Petroni, che restituiranno una strada più ordinata nelle sue funzioni e più bella, avendo liberato il portico dal parcheggio delle auto, per permettere l’allargamento del marciapiede e avere un nuovo sistema di illuminazione sia sulla strada che sotto il portico, a cui seguirà un’analoga riqualificazione di piazza Aldrovandi con obiettivi di maggiore pedonalità e vivibilità. La gestione e gli usi di questi spazi rinnovati saranno al centro delle attività che accompagneranno entrambi i cantieri.
L’area di piazza XX Settembre, giardini della Montagnola, Pincio e via del Pallone ha visto negli ultimi anni la nascita di spazi e servizi per la mobilità, lo sport e l’accoglienza turistica. Di recente è stata inaugurata la Velostazione Dynamo negli spazi recuperati dell’ex-autorimessa del Pincio, che offre spazi e servizi per la mobilità ciclabile in connessione con la stazione e l’autostazione.
L’area appare ormai come un vero e proprio Distretto, con la presenza dell’Autostazione, usata da progetti culturali come SetUp fiera dell’arte contemporanea e luogo di cultura nell’uso transitorio di questi cinque anni negli spazi vuoti al primo piano. L’autostazione e tutto il Distretto saranno una nuova centralità come porta d’accesso della mobilità e della cultura. L’area ha beneficiato del presidio e dell’animazione da parte delle associazioni e delle cooperative presenti, che hanno curato iniziative per l’infanzia e attività culturali del giardino della Montagnola.
Alle spalle del giardino, in via Capo di Luca e del Pallone, si stanno sviluppando ulteriori iniziative di ricettività e welfare a cura di cooperative sociali: un albergo sociale, un emporio solidale del progetto Case Zanardi e una ciclofficina. In questa area è presente il complesso del centro sportivo Baratti, noto anche come lo Sferisterio della Montagnola, che necessita di un urgente intervento di riqualificazione per migliorarne le funzioni interne, ma soprattutto per ridurre la forte dispersione termica dell’impianto che deve essere efficientato con interventi su impianti e copertura, nonché di un restauro e della messa in sicurezza del muro esterno, dell’antico muro del gioco del pallone, come condiviso da associazioni e dal Quartiere. L’intervento, dai costi ingenti, potrebbe essere sostenuto nell’ambito di un progetto d’area sul comparto della Montagnola.
Iniziative attivabili in breve tempo
Sono in previsione interventi straordinari di pulizia e di manutenzione dei portici e interventi già programmati di ammodernamento dell’illuminazione tramite Enel.
La promozione delle attività economiche della zona può essere sostenuta anche tramite programmi di micro-credito e promozione delle imprese sociali con il coinvolgimento dei soggetti attivi su questi temi.
L’amministrazione ha siglato un patto di collaborazione con il Comitato Piazza Verdi per la gestione e la cura del giardino San Leonardo, mentre sono necessari interventi urgenti di consolidamento della struttura del muro su via Belle Arti che delimitata il giardino del Guasto.
È stato recentemente riaperto il giardino di Santa Marta con il patto di collaborazione tra Quartiere, il gruppo informale di cittadini “Torleoneinsieme” e ASP, con l’obiettivo di farne un giardino di vicinato che ospiti iniziative culturali e di animazione sociale.
Patti di collaborazione attivi e conclusi
- Cura e rivitalizzazione del giardino dell’ex-convento Santa Marta (Asp Città di Bologna e Torleone Insieme)
- Barattarte (SenzAncora)
- Il Guasto siamo noi (Giardino del Guasto)
- Piazza Verdi, piazza verde
- Contrasto e prevenzione vandalismo grafico (Confcommercio, Hera, Unicredit, LegaCoop, Confabitare, Unipol, Fondazione del Monte)
- Ecosistemi Mobili (Centro Antartide)
- San Vincenzo de’ Paoli, Granello di Senape: lotta alla dispersione scolastica
- RDD Reducing Digital Divide (Associazioni Riunite)
- Micropulizia strade e verde (Chiusi Fuori)
- Progetto Promozione dell’uso della bicicletta (L’Altra Babele)
- Progetto Cura e manutenzione integrativa (Orfeonica di Broccaindosso)
- Quando si ammala un bambino (Crescere onlus)
- Progetto La Biblioteca degli oggetti (Leila Bologna)
- Tinteggiatura saracinesche via del Borgo di San Pietro (Comitato I Borghigiani)