Separato dal centro dalla ferrovia San Donato si è sviluppato lungo la via omonima come area prevalentemente residenziale con una forte presenza di edilizia pubblica e di servizi. A fianco di questo contesto a partire dagli anni sessanta sono cresciuti il quartiere fieristico e quindi il Fiera District, andando a costituire il principale centro direzionale e di scambio della città metropolitana.
Verso nord, racchiuso fra la ferrovia di cintura e la tangenziale, si trova invece San Donnino, altra area prevalentemente residenziale.
Come altre zone della città anche queste sono caratterizzate da forti cambiamenti demografici dovuti a fenomeni di immigrazione, entrata/uscita dalla città.
Per affrontare tali cambiamenti l’area di San Donato è stata oggetto di numerosi interventi di riqualificazione e cura dello spazio pubblico a cui sono seguiti interventi di animazione sociale e cura delle relazioni, secondo un approccio che si è diffuso anche in altre aree della città, grazie anche alla sperimentazione dei primi patti di collaborazione per la cura dei beni comuni.
La riqualificazione dell’area di Piazza Spadolini, del giardino Bentivogli e del giardino Vittime di Marcinelle, insieme al riutilizzo della palazzina ex-URP grazie alla collaborazione con il Comitato GRAF, nato a seguito di un laboratorio partecipato, rappresenta un importante esempio di rigenerazione di spazi accompagnata dalla creazione di opportunità relazionali e presidi sociali.
Un intervento analogo di rafforzamento del presidio sociale stato realizzato in via Duse e nel quadrilatero Melato, Magazzari, Andreini e Ristori grazie all’impegno della Social street, di Architetti di Strada e di un gruppo di residenti.
Nella stessa area, il giardino Parker Lennon è stato riqualificato grazie al percorso partecipato “Insieme per il Parker Lennon”, che ha restituito alla comunità un parco prima degradato, permettendo di realizzare uno sgambatoio gestito da un comitato di cittadini molto attivo, di migliorare l’illuminazione, di mettere in sicurezza il confine tra il parco e i binari della ferrovia, di decorare il muro nei pressi della collinetta e di avviare attività di cura e monitoraggio dell’area e del giardino della scuola Rocca, quest’ultimo grazie alla collaborazione con l’associazione Stella Nostra.
A San Donnino il nuovo parco è stato il frutto di un intenso confronto con associazioni e abitanti dell’area, che lo hanno fortemente voluto e oggi sono i protagonisti della cura e della animazione del luogo attarverso l’Associazione Fascia Boscata.
All’estremità occidentale dell’area, la riqualificazione dell’ex stabilimento Sampuntesili in via Stalingrado da parte di associazioni impegnate in progetti artistici e sportivi, ha dato vita ad Oz, uno spazio aperto alla città che è diventato un caso di riuso temporaneo in edifici di proprietà di privati di grande interesse per sportivi e ricercatori sulle pratiche del riutilizzo degli spazi dismessi.
Opportunità
Gli edifici di edilizia popolare delle vie Gandusio e Vezza hanno un forte bisogno di interventi di riqualificazione fisica ed energetica per migliorare la vivibilità delle abitazioni e degli spazi comuni, per migliorare le relazioni sociali al loro interno, nonché per ridurne i consumi. Si tratta di due aree che, nonostante il forte impegno di amministrazione e associazioni, hanno evidenziato, in particolare in Gandusio, problematiche di sicurezza e convivenza che devono essere affrontate in una prospettiva ampia e integrata, a partire da interventi sugli edifici fino ad attività di mediazione sociale. A questi deve affiancarsi un percorso di co-progettazione relativo sia alle opportunità di convivenza e responsabilizzazione, che allo sviluppo di nuovi servizi e forme di presidio, in stretta continuità con le attività svolte da amministrazione, Acer e associazioni in questi anni, in particolare con le attività del Tavolo di progettazione partecipata Pezzana Zago. Le proposte più recenti presentate dalle associazioni hanno già individuato le principali tematiche di intervento: gestione degli spazi comuni, mediazione sociale e affiancamento agli adolescenti, manutenzione, iniziative di mediazione e inclusione, promozione dello sport e di opportunità di incontro. Per questo si possono valorizzare gli spazi della biblioteca, della palestra e del circolo Arci, il centro giovanile La Torretta, il Parco Parker Lennon, adiacente a entrambe le vie ed elemento di congiunzione dei due comparti. Questi elementi pongono le basi per un percorso di co-progettazione condiviso che può stare al centro di un futuro laboratorio per l’area.
Nell’area San Donato e Fiera spiccano diverse centralità che hanno coniugato interventi di comunità e riqualificazione di spazi e aree verdi.
Sul progetto già avviato dal gruppo di associazioni che stanno riqualificando e animando con attività sportive e culturali il centro Oz in via Stalingrado in un progetto di riuso temporaneo l’amministrazione ha intenzione di continuare a impegnarsi per farne un luogo a disposizione di attività per giovani e adolescenti. Questo è coerente con la proposta dei soggetti impegnati di proseguire le attività del centro concentrandosi maggiormente sull’impatto sociale delle attività per intervenire su esigenze di inclusione sociale e inserimento lavorativa, anche in relazione con i servizi del territorio.
Nell’area il recupero del Mercato San Donato da parte dell’orchestra Senza Spine proseguirà nei prossimi mesi tramite il completamento degli interventi sugli spazi e la programmazione di eventi e attività sociali e culturali già sperimentate di recente. La sua posizione, la sua natura di spazio pubblico coperto e la forte connotazione per le arti e la cultura anche in ottica divulgativa ne potranno rappresentare le risorse per sviluppare iniziative di interesse per tutta la città e per gli abitanti del quartiere.
Melato, Andreini, Ristori e Magazzari e in via Duse, gli interventi sullo spazio pubblico della Social Street Duse e Architetti di Strada hanno permesso di recuperare spazi verdi in cui realizzare interventi di abbellimento e spazi di ritrovo, che hanno trovato proseguimento nella recente apertura dello spazio La Casa di Isabella in via Andreini, in cui sono realizzati corsi e incontri che hanno dotato di una nuova centralità l’area.
Nell’area del giardino Spadolini, la presenza dello Spazio Graf, già impegnato in attività con le scuole su pratiche artistiche e sociali, è un punto di partenza per progettare iniziative di coinvolgimento degli adolescenti in percorsi di contrasto al disagio, in continuità con quanto già avviato al Quartiere con il supporto della Regione.
Fiera e il Fiera District sono due presenze importanti per la città la cui progettazione non è stata basata su un principio di distacco/differenziazione ma sul tentativo di integrarle nel contesto urbano, mediante l’offerta di ampi spazi pubblici esterni ai recinti delle attività specializzate. Questi spazi sono risorse importanti per la città: il verde prospiciente le vie Moro e della Fiera, in stretta relazione con i complessi scolastici vicini, la piazza intitolata al sindaco Imbeni, mai compiutamente sistemata ma comunque ben utilizzabile anche fuori dall’orario di funzionamento degli uffici, il giardino recentemente intitolato a Le Corbusier, che contiene il padiglione de l’Esprit Nouveau, così come tutta la zona degli accessi della Fiera da piazza Costituzione possono essere oggetto di un progetto unitario e un programma di riutilizzo d’intesa con gli importanti soggetti istituzionali ed economici dell’area.
Iniziative attivabili in breve tempo
Sull’area Gandusio e Vezza è possibile coordinare maggiormente le attività delle associazioni, di Acer e dell’amministrazione, analizzare i bisogni dei soggetti presenti e quindi creare le condizioni per un progetto complessivo e integrato di riqualificazione fisica e sociale dell’area.
L’abbattimento per motivi di sicurezza dell’edificio pericolante all’interno del parco Don Bosco in zona fiera è già previsto da una delibera di giunta. Al momento non è ancora stato valutato quali attività si potrebbero svolgere una volta che venisse ricostruito, anche per via degli ingenti costi di ricostruzione. Lo stabile si trova in una zona che il RUE destina a verde pubblico e non sarebbe possibile realizzare un parcheggio nell’area di pertinenza.
Patti di collaborazione in corso e conclusi
- Valorizzazione del pannello pubblicitario via Eleonora Duse (Social Street via Duse)
- Z.a.a.g.go zona agricola artistica giardino orto fase 2 (Oltre)
- Manutenzione e pulizia Centro Interculturale Zonarelli (Italia Ucraina)
- Progetto sostegno ai detenuti (Avoc)
- Progetto Murales e piccola manutenzione al nido San Donato (Istituzione Scuola e Gruppo informale cittadini)
- Il verde al fresco (Planimetrie Culturali)
- Periferie al centro: percorsi di empowerment per la re-inclusione sociale di famiglie ai margini (Step4inclusion)
- Insegnamento della lingua italiana agli utenti del Centro Interculturale M. Zonarelli
- Insegnamento della lingua tedesca e inglese ai frequentatori del Centro Interculturale M. Zonarelli
- Interventi di cura e tutela igienica del verde sussidiari all’attività dell’amministrazione comunale (Agesci)
- Gestione condivisa di piazza Spadolini, giardini Bentivogli e Vittime di Marcinelle (Graf San Donato)